La Festa ‘elle Jatte è una Festa tra le più antiche del Borgo ed è strettamente legata alla Madonna del Rosario, che ad Ascrea è sempre stata particolarmente importante. La Madonna del Rosario è sempre rappresentata con un lungo vestito rosso e con in braccio il bambino Gesù avvolto in un vestitino azzurro e questi erano anche i colori dell’antica Confraternita del Santo Rosario e della buona morte, nata nel borgo per accompagnare i defunti nel loro ultimo viaggio. Oggigiorno come ricordo di questa Confraternita, resta inconsapevolmente la mantellina con cui i portatori delle statue dei Santi e della Madonna si coprono le spalle durante la Processione che sono appunto di colore rosso ed azzurro.

La Festa ‘elle Jatte riguarda le ragazze e le bambine, quindi in pratica tutte le donne ancora non sposate e viene celebrata nella prima Domenica di Ottobre (anche se anticamente questa festa cadeva il 7 ottobre e veniva celebrata ricordando la Beata Vergine, pertanto in questo giorno con la preghiera del rosario si indicava la protezione della Madonna per meditare sui misteri di Gesù).

Successivamente la tradizione vuole che venga celebrata nella prima domenica di ottobre senza una data fissa (nell’ultimo anno si è celebrata in concomitanza con la Festa dell’8 Dicembre).

Negli anni del dopoguerra le ragazze indossavano un vestito bianco (atto ad indicare la purezza) specifico per questa cerimonia (vedasi la foto) e le ragazze non ancora sposate percorrevano le strade principali del paese con il vessillo della Vergine Maria.

Le cosiddette “festarole” venivano sorteggiate in una piccola urna nella chiesa ed era 3 uscenti e 3 entranti. La processione era e lo è tuttora, seguita da un rinfresco che viene tenuto per tutto il paese. Ultimamente anziché nelle case delle ragazze, viene tenuto nella piazza del paese.

La festa ha da sempre rappresentato un momento di aggregazione unico e speciale al di fuori delle festività estive, con l’inizio dell’autunno ha spesso rappresentato l’occasione per stare o tornare ad Ascrea in allegria ed in compagnia di eventi religiosi e culturali.

Ovviamente con il graduale spopolamento sta diventando sempre più difficile organizzarla ed in prospettiva è concreto il rischio che possa non essere più celebrata.