Il “ballo delle pantasime” si tiene ad Ascrea a Ferragosto a chiusura delle feste. La tradizione di far “danzare” dei grandi pupazzi in carta a ritmo di musiche popolari viene dalla cultura contadina ed era al tempo stesso un momento di allegria e al contempo una sorta di rito per cercare di conoscere il futuro. All’inizio il ballo era di una sola pupazzo e generalmente femminile, rappresentazione volta a creare un simbolismo con la madre terra e con i concetti di fecondità e fertilità.

In seguito fino ai giorni nostri le pantasime vengono ballate in coppia con un pupazzo maschile ed uno femminile e il ballo (generalmente delle tarantelle) si svolge tra sfregamenti ed corteggiamenti.

Le pantasime hanno nella loro struttura diversi giochi pirotecnici che durante il ballo vengono accesi, creando una atmosfera di goliardia e festa.

Al termine del ballo le pantasime vengono bruciate poiché le fiamme rappresentano la vittoria contro le streghe del male e quindi un buon auspicio per i futuri raccolti.

Bruciare la pantasima aveva infatti il significato di distruggere il male, il bene che prevaleva, poiché il fuoco aveva una funzione purificatrice con la quale si allontanano le forze nefaste e gli influssi negativi che le popolazioni avvertivano e quindi esercitavano un’azione protettiva sull’intera comunità.