Ascrea è un paese con la sua storia che la riporta fino al 1200, periodo che in Italia era molto particolare. In quel periodo la sabina vedeva l’Abbazia di Farfa che fungeva da punto di riferimento per l’intero periodo. Le forme d’arte erano quindi quasi esclusivamente legate a motivi religiosi. Il nostro borgo viveva poi un periodo in cui la connotazione sociale era quasi esclusivamente contadina. Pertanto non si è avuta una tradizione di conservazione e valorizzazione delle opere presenti al tempo.
In quell’epoca ad Ascrea c’era un Castello di cui oramai non resta più nulla. Unica testimonianza la parete che sovrasta la piazza al cui angolo si possono scorgere ancora sporgenti pietre che sono i residui di un arco che sovrastava la scalinata. Il paese divenne poi negli anni successivi punto di ritrovo di briganti e mercenari e quindi molti dei piccoli tesori dell’arte popolare vennero trafugati e venduti.
La scalinata che parte dalla Piazza principale, dopo 2 rampe di salita, porta all’accesso della Chiesa di S.Nicola di Bari, risalente al 1250 circa. Recentemente l’interno della Chiesa è stato restaurato e durante i lavori di ristrutturazione sono stati ritrovati quadri e trittici. Tra questi, uno splendido affresco, risalente al 1500, raffigurante quattro figure: San Nicola, la Madonna col Bambino, San Francesco e Gesù.
Inoltre si possono ammirare anche 2 tele dedicate ai Santi: una a San Bernardino da Siena ed infine quella dei Santi Antonio Abate, Pietro e Filippa Mareri (della famiglia dei Conti signori del luogo).
Prima di arrivare in Piazza Mareri, sulla sinistra c’è la Fonte del paese opera ricostruita nel 18° secolo e poi ricostruita nel 1924.
Del vecchio castello dei Mareri non restano tracce e viene tramandato dagli abitanti il ricordo delle vecchie stanze padronali che si troverebbero sotto l’attuale piazza.